Dall’assistenza domiciliare al babysitting qualificato, dalle proposte di attività motorie alle consulenze del nutrizionista per la terza età, ma anche catering, traslochi e sgomberi, giardinaggio, pulizie straordinarie e di sanificazione.

Sono queste alcune delle opzioni che le famiglie possono trovare ed acquistare su familydea.it, il primo e-commerce italiano dedicato ai servizi alla persona. Con un semplice clic e comodamente da casa è possibile avere risposte veloci e servizi sostenibili, conciliando cosi i tempi della vita lavorativa con quelli familiari. La piattaforma mette in rete diverse realtà dell’imprenditoria sociale: nata su impulso della Cooperativa Altridea ONLUS, oggi aggrega 120 cooperative sociali, offre 450 servizi ed è attiva in 40 città italiane. Il punto di partenza dell’iniziativa è la consapevolezza che le famiglie, oggi, devono fronteggiare nuovi bisogni per i quali faticano a trovare risposte adeguate, a causa di diversi elementi tra i quali: costo elevato dei servizi, la reticenza ad affidarsi a soggetti esterni alla famiglia, la mancanza di strumenti che permettano l’incontro tra domanda e offerta. Familydea è una risposta a queste problematiche e ha l’obiettivo di facilitare le famiglie nella scelta di servizi di cui hanno bisogno, mettendo a loro disposizione l’esperienza maturata dalla cooperazione sociale, in modo semplice, veloce, e garantendo qualità a prezzi calmierati. Il tutto in modo trasparente e lontano dall’economia sommersa, che a volte domina l’erogazione di questi servizi e garantendo, attraverso il marchio registrato Buy Social, un valore aggiunto, grazie al coinvolgimento diretto di imprese sociali impegnate in servizi di utilità collettiva: uno stimolo a promuovere comportamenti di acquisto e di consumo responsabile da parte dei cittadini, delle istituzioni e delle aziende pubbliche e private. Il progetto non vuole in alcun modo sostituirsi all’ente pubblico – che rimane centrale per assicurare la tutela dei diritti delle persone più deboli – ma piuttosto sposa una logica integrativa, dando risposta alle tante famiglie che non riescono ad accedere ai servizi e magari finiscono nelle liste di attesa pur avendo risorse economiche.