La Magnifica Comunità di Fiemme vanta una storia millenaria con radici lontane nel tempo; la sua esistenza fu stabilita ufficialmente per la prima volta nei Patti Gebardini, un documento datato 1111 d.C. che sanciva di fatto l’autogoverno del territorio da parte dei suoi abitanti.
In base a quanto definito nello Statuto e nel Regolamento, i “vicini”, gli abitanti degli 11 comuni della valle, partecipano al processo decisionale eleggendo dei loro rappresentanti nel consiglio di amministrazione della comunità. Ente pubblico di origine storica, la Comunità tutela la gente della valle e ne valorizza il patrimonio ambientale e culturale. Custode di antiche leggi e tradizioni, amministra ancora oggi una ingente proprietà collettiva di 20.000 ettari di territorio costituito da montagne, pascoli e foreste, programmando tagli di legname e rimboschimenti, e curando la viabilità forestale. Un patrimonio collettivo appartenente a tutti i “vicini”: è in questa culla di antica sensibilità e attenzione che 20 anni fa la foresta ha ottenuto, prima in Italia e attualmente la più grande a livello nazionale, la certificazione FSC – Forest Stewardship Council, che assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. Quella della Magnifica Comunità di Fiemme è infatti un’esperienza storica di sostenibilità ambientale, basata sulla filiera del legno certificato FSC e a chilometro zero: dalla foresta alla Segheria a Ziano di Fiemme, che produce tavolame e pregiati semilavorati per l’industria del mobile, del serramento e della cornice, fino alla vendita al dettaglio. Della superficie forestale complessiva, 11.150 ettari sono costituiti da superficie produttiva, mentre 3.173 sono costituiti da superficie forestale di protezione. Il resto è invece principalmente costituito da terreni di medio – alta montagna, generalmente coltivati a pascolo ed in misura minore da superfici improduttive. Qui la gestione sostenibile del patrimonio forestale è nel dna degli abitanti della valle ed è stato naturale aderire alla certificazione FSC. Le risorse boschive sono in ottima salute e in espansione: il patrimonio non viene intaccato, anzi si taglia il 75% del potenziale di produzione. La provvigione totale (massa legnosa delle piante insistenti) assomma a 3.808.947 metri cubi, con una media di 302 metri cubi per ettaro, che si eleva a 417 nei boschi di produzione.