• – Fonte Il Sole 24Ore

Alla fine, dopo tre legislature in cui il provvedimento era arrivato sempre a un passo dall’approvazione senza riuscire a toccare il traguardo, il Parlamento approva il disegno di legge che sostiene e valorizza i piccoli comuni italiani. Al testo, che porta la firma del presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, il Senato ha dato questa mattina il via libera definitivo praticamente all’unanimità: 205 i sì e 2 gli astenuti.

  • ENTI LOCALI Il provvedimento istituisce un fondo da 100 milioni in sette anni (10 milioni nel 2017) per gli investimenti di riqualificazione di infrastrutture e immobili abbandonati e punta ad aiutare lo sviluppo della banda larga e il mantenimento dei servizi (a partire da quelli postali) nelle aree interne più a rischio di abbandono. I soldi del fondo potranno essere utilizzati dai Comuni anche per l’acquisto di case cantoniere o stazioni ferroviarie abbandonate, per inserirle in circuiti di «turismo lento», o di immobili in stato di abbandono per attivare iniziative di ripopolamento dei piccoli centri.

La nuova legge, a lungo attesa, propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previste anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di
manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.