La dimensione comunitaria e cooperativa saranno le forma su cui innestare nuove modelli di tutela e valorizzazione della pubblica utilità

In base alla sua esperienza e alle sue competenze, come definirebbe, oggi, il concetto di “pubblica utilità”? 

Lo collegherei all’interesse generale” inteso come bene comune. In quanto tale, la pubblica utilità può essere perseguita da una pluralità di soggetti ( pubblici o privati) e non solo dalla Pubblica Amministrazione.


Quali possono essere le caratteristiche e gli ambiti che associa all’idea di “pubblica utilità”? Quali le loro peculiarità?

Abiti: Beni meritori ossia quei beni  meritevoli  di tutela  indipendentemente dalla richiesta che ne fanno i potenziali utenti. (salute, istruzione,cittadinanza,  ecc ) e beni comuni  ossia beni collettivi ( non escludibili) a cui tutti ha diritto: accesso conoscenza, acqua, qualità ambiente, ecc …


In base alla sue esperienza, ci sono nuovi settori/ambiti emergenti che possono essere oggi collegati al concetto di pubblica utilità? Energia,

rigenerazione (aree urbane e aree interne), cittadinanza attiva, cultura, welfare comunitario, nuove forme di sviluppo locale basato sulla valorizzazione del territorio. In particolare tutto ciò che è connesso alla sostenibilità e qualità del “vivere”.


Quali sono secondo lei i soggetti che si muovono nel perimetro della pubblica utilità e quale il loro ruolo?

Soggetti della PA, quelli di derivazione statuale con “una mission esplicita” legata alla promozione, distribuzione e gestione beni di pubblica utilità, la cooperazione sociale, la cooperazione di comunità, la cooperazione di utenza , le imprese sociale orientate a produrre valore condiviso, l’associazionismo e le fondazioni comunitarie.


Guardando al prossimo futuro, come immagina che si evolverà l’idea di pubblica utilità? Quali dinamiche interesseranno questo ambito? 

Interesseranno sempre di più le imprese for profit e vedranno la nascita di reti ibride ( soggetti con diverse identità) con un forte radicamento comunitario,  per la conservazione e valorizzazione dei beni comuni. LA dimensione comunitaria e cooperativa saranno le forma su cui innestare nuove modelli di tutela e valorizzazione della pubblica utilità.  La dimensione green e modelli di sviluppo circolari saranno il motore di nuove forme di valore “pubblico”.